Histria, la rivista annuale in volume unico della Società Storica Istriana, pubblica articoli scientifici e specialistici, rassegne e recensioni su argomenti di storia e di scienze e discipline umanistiche affini. I testi possono trattare qualunque periodo storico, ammesso che riguardino la storia locale, oppure siano in qualche modo ad essa rapportati. Possono essere scritti in lingua croata, italiana, slovena e inglese. La redazione accetta quei lavori scientifici e specialistici classificati secondo le norme prescritte e consuete (articolo scientifico originale, comunicazione preliminare, recensione, articolo specialistico), determinate da una valutazione specialistica/revisione paritaria. Gli autori devono garantire che l’articolo presentato non è stato divulgato in precedenza da altre pubblicazioni.
I manoscritti vanno inviati per e-mail all’indirizzo di posta elettronica della redazione histria@ipd-ssi.hr. I testi possono avere più di 16 cartelle (una cartella contiene 1800 battute con spazi) e solo eccezionalmente saranno accettati lavori superiori alle 32 o inferiori alle 16 cartelle. Di norma, le recensioni di libri, riviste e convegni scientifici contengono dalle 3 alle 8 cartelle.
Il manoscritto va consegnato in formato word, scritto con caratteri Times New Roman, di dimensioni 12 e interlinea 1,5. Nelle note a piè di pagina le dimensioni delle lettere sono di 10, l’interlinea è di 1.0. La redazione detiene il diritto di correzione degli errori di lingua presenti nel testo. I manoscritti possono essere riconsegnati agli autori per un’eventuale revisione, se richiesto dai valutatori. Di regola, i manoscritti vengono sottoposti all’autorizzazione dell’autore dopo la correzione e le eventuali modifiche apportate dalla redazione. Le valutazioni sono anonime e segrete e i valutatori sono stimati ricercatori scientifici del corrispondente campo di studio. Ai valutatori non sono noti i nomi degli autori dei testi.
Il manoscritto deve contenere obbligatoriamente il titolo, la sintesi, le parole chiave, il testo dell’articolo, il riassunto. Il manoscritto può contenere anche l’elenco di immagini allegate e solo eccezionalmente (se presenti in gran numero) l’elenco di abbreviazioni, l’elenco di fonti e la bibliografia. È opportuno che gli autori traducano o si preoccupino della traduzione dei riassunti in altre lingue, altrimenti se ne occuperà la redazione. È opportuno anche che gli autori traducano le parole chiave, specie se si tratta di termini prettamente specialistici.
Gli allegati (immagini, tabelle, grafici e simili) devono essere realizzati in tecnica bianco-nera con uno dei metodi standard di elaborazione elettronica. Nel caso l’allegato sia stato estratto da altre fonti (pubblicazioni stampate, materiale archivistico ed altri), l’autore ha l’obbligo di ottenere la licenza d’uso, al contrario sarà ritenuto responsabile dell’abuso di tali fonti.
Accanto al nome dell’autore deve essere indicato il titolo accademico, il nome e il titolo dell’istituzione presso cui è impiegato (o indirizzo privato con codice postale) e l’indirizzo privato di posta elettronica. Agli autori degli articoli appartengono, accanto al loro lavoro in formato PDF, due copie della rivista, mentre agli autori di recensioni una copia. La redazione riceve i manoscritti fino al 1 novembre, in modo da essere pubblicati nel numero dell’anno successivo.
IL TITOLO del manoscritto deve essere inserito all’inizio della prima pagina e scritto a caratteri regolari, senza modifiche.
SINTESI: dalle 150 alle 200 parole; preannuncia il tema dell’articolo, indica gli intenti, i metodi e i risultati, non contiene commenti e conclusioni.
PAROLE CHIAVE: da cinque a dieci parole.
RIASSUNTO: fino a 1800 battute con spazi; deve contenere un’illustrazione generale del tema, la metodologia del lavoro, i risultati e la conclusione. Non deve contenere nulla al di fuori di quanto già detto nel corpo del testo.
IL TESTO DELL’ARTICOLO
Citazione di illustrazioni allegate al testo.
Le illustrazioni si citano riportando tra parentesi la dicitura e il numero progressivo dell’illustrazione (ill. 1), della cartina (cartina 1), della tabella (tab. 1), della tavola (T. 1), di schede e simili.
Riferimenti bibliografici
Per la citazione delle unità bibliografiche e dei commenti valgono le regole indicate per le note di riferimento a piè di pagina.
Se questi sono nominati per la prima volta, vengono elencati nome e cognome dell’autore, titolo dell’opera in corsivo, anno di edizione e numero di pagina (pagine) a cui si riferisce. Non è necessario usare l’abbreviazione “pag.”, basta indicare il numero di pagina (numeri di pagine).
Lujo Margetić, Istra i Kvarner, Rijeka 1996, 99-100.
I titoli degli articoli pubblicati in riviste e raccolte, i titoli di articoli di giornale ecc., i titoli dei capitoli dei libri si scrivono tra virgolette, mentre i titoli di riviste, raccolte, giornali e libri in corsivo, seguiti dall’anno e/o numero del volume, anno di edizione (per il giornale anche la data) e numero di pagina (numeri di pagine):
Anton Gnirs, “Baudenkmale aus der Zeit der oströmischen Herrschaft auf der Insel Brioni grande”, Jahrbuch für Altertumskunde, V, 1911, 75-97.
Quando viene citata l’opera di due autori, i loro nomi vengono divisi da un trattino:
Goran Filipi – Barbara Buršić Giudici, Istriotski lingvistički atlas / Atlante linguistico istrioto, Pula 1998, 76.
Se il libro è stato pubblicato in due lingue, vengono citati entrambi i titoli, divisi dalla barra.
Quando viene citata un’opera scritta da più di due autori, non è necessario elencare tutti i nomi, basta indicare il primo ed aggiungere “et al.”:
Miroslav Bertoša et al., Pula: tri tisućljeća mita i stvarnosti, Pula 2005, 98.
Se viene elencata un’opera curata da un curatore, accanto al suo nome tra parentesi viene aggiunto “a cura di”:
Maja Bošković-Stulli (a cura di), Zakopano zlato. Hrvatske usmene pripovijetke, predaje i legende iz Istre, Istra kroz stoljeća 7/38, Pula-Rijeka 1986, 99.
Quando si cita un articolo di una rivista o monografia in stampa, viene aggiunta l’indicazione tra parentesi “in stampa”.
Citando lavori pubblicati in raccolte, prima del titolo della raccolta si aggiunge l’indicazione “in”, e accanto al titolo della raccolta si indicano il nome o i nomi (fino a tre) dei curatori:
Ivan Matejčić, “Renesansni drveni retabl župne crkve u Mutvoranu”, in: Krnica od prapovijesti do danas, a cura di Klara Buršić Matijašić, Rakalj 2006, 193.
Se la raccolta è stata curata da più di tre curatori, si nomina il nome del primo con l’aggiunta di “et al.”:
Darko Dukovski, “Istra XX. stoljeća (1900.-1950.): promjene identitetâ (socijalni i gospodarski uzroci)”, in: Identitet Istre – ishodišta i perspektive, a cura di Marino Manin et al., Zagreb 2006, 151.
Se la stessa unità si ripete nella nota seguente, basta scrivere:
Idem, 154.
Se la stessa unità si ripete nella nota seguente e appartiene alla medesima pagina, basta scrivere:
Ibidem.
Per tutte le seguenti citazioni della stessa opera si segna soltanto il cognome dell’autore, il titolo dell’opera e il numero di pagina (numeri di pagina) vale a dire non vengono aggiunte altre informazioni (luogo e data di pubblicazione, numero della rivista ecc.). La lettera iniziale del nome dell’autore si segna soltanto nel caso in cui siano stati menzionati più autori con lo stesso cognome. Dunque, se ripetuta (non però se appare nella nota precedente come unica referenza) tale unità si indica:
Margetić, Istra i Kvarner, 101.
Quando nella stessa nota sono elencate più opere, i dati sono separati dal punto e virgola:
Branko Marušić, “Kasnoantički kaštel Novigrad (Istra) u svjetlu arheološke građe”, Diadora, 11, 1989, 299-301; Robert Matijašić, “Modeli i strukture naseljenosti novigradskog područja u rimsko doba”, in: Novigrad-Cittanova 599-1999., a cura di Jerica Ziherl, Novigrad 2002, 24; Raul Marsetič, “L’origine e lo sviluppo del cimitero civico di Monte Ghiro a Pola attraverso un secolo di storia (1846-1947)”, Atti del Centro di ricerche storiche, XL, 2010, 501.
Quando nella stessa nota sono elencate più opere dello stesso autore, quando l’autore viene menzionato due e più volte, invece del cognome dell’autore si scrive “idem”:
Robert Matijašić, Gospodarstvo antičke Istre, Pula 1998., 101; Id., “Roman Rural Architecture in the Territory of Colonia Iulia Pola”, American Journal of Archaeology, 86, 1, 1982, 59.
Quando si ripete la citazione di un testo dal titolo piuttosto lungo, è meglio usare una forma abbreviata a cui si rimanda con una nota tra parentesi inserita nel primo riferimento:
Primo riferimento: Darko Dukovski, “Istra XX. stoljeća (1900.-1950.): promjene identitetâ (socijalni i gospodarski uzroci)” (in seguito: “Istra XX. stoljeća”), in: Identitet Istre – ishodišta i perspektive, a cura di Marino Manin et al., Zagreb 2006, 151.
Secondo riferimento: Dukovski, “Istra XX. stoljeća”, 152.
Se si fa riferimento ad una nota, essa si indica dopo il numero della pagina in cui si trova, e il suo numero progressivo viene accompagnato dall’abbreviazione nt.:
Miroslav Bertoša, Etos i etnos zavičaja, Pula – Rijeka 1985, 190, nt. 29.
La citazione di fondi d’archivio dipende dal grado di ordinamento del fondo o della raccolta. Si segna il nome dell’archivio, la sigla del fondo, il nome del fondo o della raccolta, il nome dell’unità archivistica, il numero del documento o numero della pagina (pagine) e il periodo o data (tra parentesi):
Državni arhiv u Pazinu, HR-DAPA-436, Kotarski školski inspektorat u Puli, dok. 1185 (22. X. 1817.).
Il riferimento a fonti reperite in rete viene indicato riportando per esteso l’indirizzo del sito e indicando tra parentesi la data dell’ultima consultazione della pagina.
Indice di fonti e bibliografia (in casi eccezionali, soltanto se il lavoro è di considerevole lunghezza)
L’indice delle fonti e della bibliografia usati viene collocato alla fine del testo. Innanzitutto vengono elencate le fonti, quindi si apporta la bibliografia. Le unità devono essere ordinate per ordine alfabetico secondo i cognomi degli autori. Le raccolte e i libri che non recano i nomi di uno o più autori, vengono inserite nell’elenco a seconda del titolo. L’elenco contiene informazioni complete sulle unità bibliografiche, incluso nome dell’editore, del curatore, il titolo della collana (se il libro è stato pubblicato come volume di una collana) ecc.
Elenco delle abbreviazioni (si tratta di un’eccezione riferita soltanto a lavori di maggior estensione).
Anche le abbreviazioni si elencano per ordine alfabetico.